Al via in seconda serata su Rai 3 la nuova edizione di #Sopravvissute con Matilde D’Errico

“Sopravvissute”, in onda su Rai3 da domenica 19 gennaio alle 23.55, è la trasmissione che dà voce a tutte quelle donne che si sono salvate da una relazione tossica, malsana e violenta. Donne che hanno riconosciuto in tempo il pericolo che stavano correndo. Anche in questa edizione Matilde D’Errico, autrice e conduttrice del programma, intervisterà nelle sei puntate le donne ospiti in un serrato e intenso faccia a faccia. Ogni storia rappresenterà infatti un archetipo nel quale riconoscersi, che diventa specchio per le altre.

Il racconto di ognuna ha un taglio di carattere psicologico e ha come obiettivo principale quello di spiegare ai telespettatori come una donna può cadere nella trappola di una relazione tossica. Quale tela prepara il suo compagno. In questa edizione sarà dato molto spazio al tema del narcisismo maschile che spesso è la causa di queste relazioni tossiche. Ad aiutarci nella comprensione, alcuni psichiatri e psicoterapeuti che potranno spiegare in studio le dinamiche esistenti fra la donna e il suo “narcisista-manipolatore”. Un importante contributo per le donne che hanno bisogno di decodificare quello che forse sta già accadendo. Alla fine di ogni puntata, una parola chiave per comprendere la storia narrata. Utile a creare una sorta di alfabeto della sopravvivenza.

Nella prima puntata la storia di Claudileia, una donna che ha subito violenza psicologica dal marito. Per dieci lunghi anni è stata sposata con un uomo che l’ha sempre maltrattata, umiliata, denigrata e offesa. Per molto tempo la donna non se ne è resa conto, vivendo un matrimonio infelice e pieno di dolore. Poco alla volta però Claudileia capisce la situazione in cui vive e si emancipa da quel marito che la tratta male e le regala solo profonda sofferenza. Trova così il coraggio di lasciarlo e di scappare lontana da lui. Oggi ha ricostruito la sua vita, lavora come ricercatrice universitaria e ha ritrovato la stima e la fiducia in se stessa. Nel 2015 ha fondato il blog “L’arte di salvarsi” e da allora si batte affinché le donne riconoscano la violenza psicologica e la dipendenza affettiva. Inoltre sta portando avanti un progetto affinché la violenza psicologica venga riconosciuta come reato.