#FlirtyDancing e #LipSyncBattle acquistati per l’Italia da Ballandi (Anteprima cheTVfa)

Siamo in grado di anticiparvi che una delle maggiori case di produzione in Italia, cioè Ballandi, avrebbe acquistato negli scorsi mesi due format internazionali. Per Flirty Dancing si tratta di un dating show nato nel Regno Unito proprio lo scorso anno e andato in onda su Channel 4 con la prima stagione solo lo scorso giugno. Altro di scorso invece per lo show americano Lip Sync Battle, trasmesso per la prima nel 2015 sul canale Spike, come spin off di un gioco dello show di Jimmy Fallon.

Il programma d’incontri britannico nasce dell’idea di far svolgere il primo appuntamento fra due sconosciuti sui passi di una determinata coreografia, imparata nei giorni precedenti all’incontro. A fungere da raccordo per la narrazione dello show è il coreografo Ashley Banjo, già vincitore della terza edizione di Britain’s Got Talent con il gruppo Diversity: a lui spetta il compito di insegnare a ciascuno dei due protagonisti di puntata il ballo che dovrà poi eseguire con il partner al momento dell’incontro. Giunta l’ora del dating, la coppia non potrà fare altro che eseguire la coreografia: niente presentazione o discorsi iniziali per rompere il ghiaccio, che potranno arrivare solamente se entrambi decidono di continuare la conoscenza, con un secondo appuntamento.

Il format, dopo il successo riscosso la scorsa estate in Inghilterra, non solo è stato riproposto nella propria patria, ma anche esportato negli Usa, dove però non è riuscito a replicare la stessa accoglienza e pertanto si è deciso di interromperlo dopo la prima stagione, terminata lo scorso 25 gennaio. L’annuncio della chiusura della produzione Fox, presentata da Jenna Dewan, è arrivato nei giorni scorsi, esattamente il 18 maggio: la versione statunitense prevedeva la possibilità di due incontri al buio, dopo i quali il protagonista di puntata avrebbe deciso con chi incontrarsi. I due pretendenti solo sul luogo del possibile secondo appuntamento avrebbero scoperto se a essere scelti fossero stati loro o il rivale: infatti il fortunato avrebbe trovato all’orario e al luogo stabiliti il partner, mentre l’altro avrebbe continuato a cercare vanamente la persona incontrata durante la perfomance.

In Italia Ballandi starebbe portando avanti interlocuzioni con più parti per trovare il canale su cui trasmetterlo. In cima alla lista parrebbe però esserci il gruppo Discovery (al gruppo appartiene All3Media, società di produzione del format originale), che potrebbe essere interessato a trasmettere il programma su Real Time o in alternativa sul Nove. Per quanto riguarda il format in sé, si pensa a riproporlo sul modello inglese, quello che ha riscosso il maggiore successo: allo studio una conduzione di coppia.

Ben più rodato è di certo il Lip Sync Battle, già presente in vari paesi del mondo, fra cui Canada, Cina, Indonesia, Libano , Messico, Filippine, Polonia, Sudafrica, Regno Unito, Thailandia e Vietnam. Il modello che però si starebbe studiando per proporlo in Italia è quello portoghese, a maggior ragione se dovesse trovare spazio su una generalista vera e propria, come ad esempio Rai 2 o Italia 1 (reti con le quali non c’è al momento alcun dialogo aperto, ma che, soprattutto nel caso del canale di Viale Mazzini, non è da escludere che possa iniziare nelle prossime settimane).

Il format, secondo l’adattamento proveniente della penisola iberica, prevede una sfida fra 4 concorrenti, divisa in due manche: a scontrarsi in duelli uno contro uno sono personaggi del mondo dello spettacolo che devono esibirsi su una canzone in playback, alla quale loro devono prestare solamente il loro corpo per realizzare un’esibizione accattivante per il pubblico. Proprio le persone presenti nello studio, infatti, saranno chiamate a giudicare i duellanti e a decidere chi accederà alla sfida finale, dove si proclamerà il vincitore di puntata.

Quello che vi abbiamo raccontato è il modello portoghese, mentre in realtà lo script originale prevede semplicemente la gara fra due protagonisti: è probabile che Ballandi sceglierà quello dei due più confacente al profilo della rete su cui andrà in onda, anche per ragioni di durata (il format portoghese ha una durata più vicina alle produzioni italiane generaliste di prima serata, mentre quello originale ha un minutaggio più contenuto).

Queste due novità per la televisione italiana solo però da attendere sicuramente per l’anno nuovo: sarà difficile a causa dell’emergenza Covid immaginare per i prossimi mesi del 2020 grosse novità anche per la TV, che potrebbe però nel frattempo imbastire nuovi progetti per quello che Lucio Dalla avrebbe chiamato “l’anno che verrà”.