Marco Liorni a cheTVfa: “ItaliaSì!, un progetto nuovo, senza assilli di ascolti. Vorrei portare sul podio di Rai1 anche gli uomini che hanno saputo fermarsi prima di compiere violenza sulle donne”

Da alcune settimane, nel sabato pomeriggio di Rai1, sfila, come nelle piazze italiane di un tempo, un flusso inarrestabile di storie, volti, emozioni, problemi e soluzioni. Sono i tanti cuori pulsanti del nostro Paese che hanno finalmente trovato un luogo – il podio di ItaliaSì! – in cui raccontarsi e confrontarsi. Alla guida di questo nuovo programma c’è Marco Liorni, che è anche l’ideatore di questo format innovativo.

che TV fa l’ha intervistato, approfittando della sua squisita disponibilità, e in questa piacevolissima chiacchierata ci ha raccontato questa suo nuovo progetto televisivo, ma è stata anche l’occasione per guardare anche agli inizi della sua carriera e a quelle che saranno possibili nuove avventure professionali. Buona lettura.

Buongiorno signor Liorni. Innanzitutto vogliamo ringraziarla per aver accettato il nostro invito per una chiacchierata insieme e per averci concesso di poter impreziosire il nostro blog con un’intervista ad un personaggio amatissimo della TV come lo è lei.

Grazie a voi! Siete un blog giovanissimo.

Da alcune settimane ha visto la luce ItaliaSì!, il nuovo appuntamento del sabato pomeriggio di Rai 1. Dopo le prime tre puntate, ritiene che per questo nuovo format da lei ideato e condotto possa esserci una collocazione migliore rispetto a quella del sabato pomeriggio?

Beh, questo sicuramente. Il sabato pomeriggio però può essere un “incubatore” per definire bene l’identità del programma senza assilli di ascolti. È un progetto nuovo, è una cosa diversa, ha tanti aspetti e ha bisogno di rodarsi, quindi prendiamo l’aspetto positivo di questa collocazione.

C’è qualche particolare battaglia che vorrebbe portare avanti con questo programma, sperando di riuscire a raggiungerla da qui a maggio?

Ogni persona che sale sul podio per chiedere aiuto è una potenziale battaglia da portare avanti, cerchiamo di dare una mano per quel che possiamo. Troppe persone si sentono abbandonate ed è anche a loro che vogliamo dare una ribalta.

Quale storia le piacerebbe raccontare al suo pubblico?

Sono anni che è esploso l’allarme sulla violenza contro le donne, mi piacerebbe salissero sul podio uomini che si sono saputi fermare un attimo prima della pulsione a far male, e che spiegassero il percorso che hanno fatto che ha salvato loro e le donne che potevano diventare le loro vittime. Noi siamo aperti, anzi, se posso, ‭questo è il nostro numero: 06 33177 018.‬ Grazie.

Quando ha dovuto scegliere i tre saggi di ItaliaSì!, ha pensato subito ad Elena Santarelli, Rita Dalla Chiesa e Mauro Coruzzi? Oppure aveva in mente altri nomi che le sarebbe piaciuto avere accanto?

Due di loro da subito, il nome del terzo “saggio” invece è maturato col tempo. Non potevamo essere più fortunati, è veramente un terzetto fortissimo per ironia, intelligenza e sapienza.

Se in questo momento fosse lei sul podio di ItaliaSì! cosa direbbe a tutti in pochi secondi e quale sassolini si toglierebbe dalla scarpa?

Mi rivolgerei a quei ragazzi che non si occupano di politica. Ne vedo troppi disinteressati o distratti. Fuori c’è un mondo complicato, c’è bisogno di tutti, ma di loro più di tutti.

La sua nuova creatura televisiva si scontra con un programma molto consolidato che può contare su di un budget elevatissimo come “Verissimo”. Lei e la sua squadra autorale avete dovuto fare i conti con fondi Rai limitati? Ma più generalmente, crede che la buona riuscita di un prodotto dipenda molto dalle risorse disponibili?

Non mi lamento di quello che abbiamo a disposizione e apprezzo l’opportunità che abbiamo di sperimentare. Poi ho visto molti programmi ad alto budget mal riusciti e piccoli gioielli in programmi a basso budget. “Verissimo” è ormai un colosso, è cresciuto nel tempo da ogni punto di vista. La nostra proposta è completamente diversa e inevitabilmente complementare.

Su Canale 5 è appena iniziata la nuova edizione del “Grande Fratello Vip”. Lei, che è partito come inviato dalla porta rossa, quali ricordi conserva legati a questo programma e come crede che sia cambiato il mondo dei reality in quest’ultimo decennio?

Nei “miei” anni è stato rivoluzionario, poi è diventato più show e ammiro la capacità che hanno avuto di tenerlo sempre vivo, che è un’impresa, visto che nel frattempo chiunque può fare un piccolo reality da protagonista accendendo lo smartphone e mettendo foto, commenti e like. Il GF era arrivato in una fase in cui cresceva la voglia di esserci, un po’ l’ha raccolta, un po’ l’ha anticipata e un po’ l’ha spinta.

Dopo l’ottimo riscontro di critica e di pubblico della sua nuova creatura ItaliaSì!, può anticiparci se ha già in mente qualche altro nuovo format da proporre al pubblico in futuro?

Grazie. Sì, qualcosa c’è, ma i programmi sono molto legati a rete e slot di messa in onda. Anche ItaliaSì! sarebbe stato diverso nella collocazione per cui era stato proposto anni fa (striscia in pomeriggio feriale, ndr). Ho qualche idea, speriamo di riuscire a portarla in video un giorno.

Vorremmo, prima di chiudere la nostra piacevolissima chiacchierata con lei, portare, come già fatto con l’intervista a Milly Carlucci, i nostri lettori virtualmente nel suo salotto per scoprire “che TV fa” a casa Liorni. Quando alla sera, si siede sul divano e prende tra le mani il telecomando, cosa sceglie di guardare?

Le mie figlie hanno una serie che guardano ogni sera. Finita quella, io e mia moglie possiamo avere accesso all’apparecchio! Se non abbiamo da parlare in santa pace, accendiamo e cerchiamo di solito programmi di qualità. Possono essere anche leggeri, comici o viceversa impegnativi, ma se sono fatti con cura e sono onesti nella proposta, allora ok.

Ringraziando Marco Liorni per il tempo che ha piacevolmente dedicato al nostro blog, gli esprimiamo i nostri migliori auguri per questa stagione televisiva che lo vede protagonista del sabato pomeriggio di Rai 1 dalle 16.45 con “ItaliaSì!”.