#MariaDeFilippi a tutto tondo: “Regina della tv e donna potente? In passato ero una raccomandata”

Maria De Filippi, l’indiscussa Regina del piccolo schermo dell’ultimo decennio si è raccontata con pochi filtri, qualche sorriso e senza pause in una lunga intervista al FattoQuotidiano.it, firmata dal giornalista Giuseppe Candela. Ne è emerso un ritratto a tutto tondo, dalla vita privata ad Uomini e Donne, passando per la Rai, Sanremo e Fiorello. Ecco le sue dichiarazioni, sintetizzate nei suoi passaggi essenziali.

 

Sugli ascolti record di “Tu si que vales”, vero fenomeno televisivo.

E’ un programma scacciapensieri con una giuria fatta di persone che si conoscono e che non sono contrapposte. Ci divertiamo perché siamo più vicini al ruolo dello spettatore che a quello del giudice, il rapporto che si è creato arriva a casa. Ci ho messo quattro anni a convincere Sabrina Ferilli, ho dovuto faticare tantissimo. […] ero sicura potesse far bene. E’ una donna intelligente, passionale, estremamente spiritosa, una donna preparata che non smette di stupirsi.

 

Sull’ospitata-primo incontro con Adriano Celentano.

Non lo conoscevo, quando sono andata a fare le prove mi sono messa a sua disposizione. Ho visto un uomo importante, ho cercato in tutti modi di far vedere quello che sentivo per lui. Ho visto una persona ferita per quello che è stato scritto. Diventi un ‘mito’ per il pubblico ma un mito è anche fragile. Dietro c’è una persona che può avere anche momenti di difficoltà.

 

L’ansia per i bollettini Auditel.

L’ansia nasce quando mi attribuiscono necessariamente il dato di ascolto alto. Rivendico la libertà di sbagliare, sbaglierò tante volte e ho sbagliato tante volte. Non è l’ansia dello sbaglio ma quello che comporta quell’errore. Io l’ansia del bollettino Auditel delle 10 l’ho imparata presto, non solo per me ma perché ho una azienda dove lavorano 300 persone.

 

Sulle definizioni di Regina della tv e di donna potente.

Mi irrigidisco perché so cosa comporta, perché ogni passo falso che faccio non viene preso con clemenza. Arriveranno altri flop, in passato li ho fatti e li ho pagati. A volte uno se li dimentica ma io non me li dimentico. E’ l’immaginario che c’è intorno che ti attribuisce questo, io sinceramente non mi sento potente e non mi ci sono mai sentita.

 

Gli ottimi risultati di “Amici” e il rischio saturazione del genere talent.

Io penso che gli ascolti per un talent puro sulla tv generalista siano quelli di The Voice. X Factor è un programma particolare che si basa unicamente sulla giuria, Amici si basa sui ragazzi. C’è una edizione che può andar bene, una che può andar male a seconda del cast. Non voglio dire che il cast del Grande Fratello fa il programma ma lo penso abbastanza.

 

L’esperimento “Amici Celebrities”.

A fronte dei dati che sta ottenendo Canale 5 lo considero un grande successo, da parte mia e nemmeno della rete c’erano grandi aspettative. Ad Amici Celebrities manca la dimensione del sogno, del sacrificio, del potercela fare. Mostri la passione e non il talento, avessero avuto talento nel canto e nel ballo forse avrebbero fatto quello. Non lo so se tornerà con una nuova edizione.

 

Le polemiche sulla staffetta con Michelle Hunziker alla conduzione.

Non è vero, c’è una abitudine a vedere me in quel programma da anni. Se Michelle avesse potuto condurlo dall’inizio tutto questo non ci sarebbe stato. Il problema è stata la contemporaneità con Striscia la notizia, C’è posta per te è venduto in venticinque paesi e non ci sono io a condurlo.

 

La querelle con Milly Carlucci sulle presunte somiglianze tra “Amici Celebrities” e “Ballando con le stelle”.

Un po’ mi è dispiaciuto. Capisco che Milly difenda Ballando con le stelle che è il suo programma storico ma mi è sembrato esagerato contestare il ballo del vip con il professionista. Magari non lo aveva ancora visto e ora ha cambiato idea. Adesso Mara (Venier, ndr) parte con un programma che si chiama ‘La Porta dei Sogni’, la richiesta di storie è assolutamente similare a C’è posta per te. Non mi sognerei mai di dare mandato ad un avvocato di scrivere alla Rai o a Mara. Oltretutto Ballando con le stelle ha un titolare del format, se si fosse sentito leso avrebbe potuto difendersi.

 

“Uomini e Donne”, programma molto amato ma anche il più criticato.

Io lo rivendico il fatto che faccio Uomini e Donne, se pensassi che quello che dicono è giusto smetterei di condurlo. La verità è che mi diverto con il trono over, per il trono classico pensano troppo a quello che accade sui social e si fanno condizionare perdendo naturalezza. […] Gli scrittori non si limitassero ad andare solo in alcuni programmi, aggiungessero altri programmi. Venissero anche a Uomini e Donne, se Cazzullo, per dire un nome, venisse a Uomini e Donne raggiungerebbe un tipo di pubblico che non ha. Se uno va solo nei programmi di nicchia si rivolgerà sempre a una nicchia allora non si può arrabbiare se la De Lellis vende centomila copie.

 

Da Simona Ventura ad Alessia Marcuzzi, passando per Mara Venier: come ha rigenerato la loro carriera.

La verità è che non c’è un conduttore o una conduttrice in grado di assicurare un risultato se dietro il programma non esiste. E’ molto più importante quello che accade dietro la telecamera che quello che può fare un volto tv. Se Alessia conduce un programma che non c’è sembra vuota, se dai un programma a chi è in grado il conduttore esce.

 

Il nuovo show di Fiorello su RaiPlay.

Non l’ho ancora visto ma Fiore è bravissimo e capisco perché va a cercarsi un posto più protetto oppure quatto serate evento. Uno istrionico così non può essere quotidiano, è la differenza tra una utilitaria e una macchina sportiva.

 

Capitolo Festival di Sanremo, quest’anno targato Amadeus.

E’ nelle sue mani come era in quelle di Carlo quando l’ho fatto io nel 2017. Sono arrivata cinque giorni prima quando era già tutto pronto, quello che consiglio ad Amadeus è di essere se stesso. E’ bravo, non avrà alcun problema. La fregatura di chi fa il direttore artistico è la scelta dei brani, quella fa sempre discutere. Lui ha un passato radiofonico e una conoscenza musicale invidiabile, penso che saprà difendere ogni pezzo che avrà scelto. Tornerei sul palco dell’Ariston, ma con uno spirito totalmente diverso, ci tornerei solo per quello. Quando l’ho fatto ero appanicata come mai nella mia vita.

 

Il solido rapporto con Mediaset.

Piersilvio Berlusconi mi ha detto tanti no. Ogni volta che me li dice un po’ mi scoccia poi mi passa. Il ragionamento che fa quando mi dice no ha una base logica e lì sto zitta. Quando ho deciso di dare Amici a Discovery l’ho fatto sull’onda di una arrabbiatura, Mediaset per motivi economici voleva ridurre la parte della scuola, per me era importante perché la differenza tra Amici e gli altri talent è proprio quella. Lì un po’ mi offesi ma non sono una che mette sul piatto prime time, successi e scambi vari.

 

Sulle ripetute ospitate bloccate dalla Rai.

Lo trovo assurdo. Quella di Domenica In mi ha lasciato senza parole, ero stata inviata ed era tutto tranquillo. Queste cose non le capisco. Quando la Rai stoppa le ospitate fa un errore, della concorrenza parliamo io, lei e altre trenta persone. Quando c’è un evento come Sanremo Mediaset si ferma ed è giusto che si fermi. Il pubblico guarda semplicemente la tv. Invidio alla Rai la capacità di creare gli eventi e la collaborazione tra tutti per la promozione di un prodotto. Noi a Mediaset siamo un po’ con i feudi. E’ un errore da parte di tutti, non mi escludo, perché un gioco di squadra ci deve essere.

 

Il passaggio da “la moglie di Costanzo” alla De Filippi.

Non tra le righe, mi davano proprio della raccomandata. Ricordo la mia prima intervista su Sette con Sabelli Fioretti e la domanda fu proprio questa. Non soffrivo perché era la verità, quando feci il numero zero di Amici se non ci fosse stato Maurizio io non sarei andata in onda. Non sarei mai passata.